Lo studio adotta il metodo controfattuale e utilizza dati amministrativi per valutare l’impatto sull’occupazione giovanile di due politiche pubbliche destinate a favorire la domanda di lavoro in Italia attuate nel 2015: l’esonero dei contributi previdenziali (Legge 190/2014, art. 1, c. 118) e la riduzione dei costi dei licenziamenti per i datori di lavoro (D. lgs n. 23/2015 e Legge 183/2014).
I risultati della valutazione sono coerenti con quanto stimato in altri precedenti studi disponibili in letteratura e dimostrano che l’introduzione delle due politiche ha avuto un impatto positivo sulla quota di nuove assunzioni a tempo indeterminato rispetto al totale dei contratti di lavoro dipendente registrati nel 2015. Dalle nostre stime emerge inoltre che l’impatto delle modifiche normative sulla quota di forza lavoro assunta con contratto a tempo indeterminato è stato maggiore per le persone di età compresa tra i 15 e i 34 anni (aumento del 12%) rispetto all’intera popolazione (+9,9%). Infine, l’impatto positivo è risultato inferiore per le giovani donne (+ 7,6%) rispetto ai giovani maschi (+ 14,5%).
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